Com’è nata e si è sviluppata la produzione della carta

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La carta fa parte della nostra vita quotidiana, non solo per scrivere e per leggere. Usiamo la carta per i più svariati motivi: per confezionare, impacchettare, imballare, per articoli igienico sanitari ecc. Ma vi siete mai chiesti chi ha inventato la carta e qual è la storia della sua produzione?

macchina che si usava per produrre la carta

La nascita della carta in Cina

Si fa risalire l’invenzione della carta al 105 d.C. in Cina. Si narra che un funzionario della corte di Han, Ts’ai Lun, si recasse tutti i giorni nei pressi di uno stagno per fare meditazione. Lo stagno era il luogo dove le donne del villaggio andavano a lavare gli abiti. Il funzionario, nell’osservarle mentre lavoravano, si accorse che in un’ansa dello stagno si formava uno strato con le fibre che si staccavano dai tessuti quando venivano strofinati. Un giorno decise di prelevare il composto e lo fece essiccare: riuscì così a ottenere un foglio biancastro sul quale era possibile scrivere.
In seguito i cinesi produssero carta usando diversi procedimenti e materiali come gli stracci, il gelso e il bambù.

Lo sviluppo della produzione della carta in Occidente

Il passaggio della carta dalla Cina al resto del mondo fu molto lento. La carta arrivò in Corea, e da lì in Giappone, solo nel 610 d.C. e solo nel secolo seguente attraversando la Persia, l’Arabia poi l’Africa Settentrionale giunse al Mediterraneo nel 1150. Giunse così in Europa attraverso la Spagna e l’Italia.
Fu proprio l’Italia a diventare un importante centro di produzione della carta, dove vennero introdotte e migliorate molte tecniche di lavorazione. Una delle più famose cartiere italiane è quella di Fabriano, nata nel 1276. L’Italia fu la più grande produttrice ed esportatrice di carta fino alla seconda metà del XIV secolo, quando anche i francesi cominciarono a imparare le tecniche di produzione per non doverla solo importare. Nacquero così molte cartiere importanti vicino a Parigi. Dal XV secolo anche la Francia iniziò a esportare carta.

Nuove tecniche di produzione della carta

Furono molte le tecniche che migliorarono la produzione della carta. L’introduzione della pila idraulica a magli multipli mossa dalla forza prodotta dai mulini permise di ridurre gli stracci in fibre e quindi di aumentare la produzione e di migliorare la qualità della carta.
La modifica del processo di collatura della carta rese la carta più lucida, impermeabile e resistente.
In Olanda, alla fine dell’Ottocento venne introdotta una nuova attrezzatura che consentì, attraverso un meccanismo rotativo, di migliorare notevolmente la sfibratura degli stracci e di produrre una migliore qualità della pasta. Infatti, grazie a questa nuova tecnica la carta risultava più bianca e più omogenea nella superficie.
Fino al 1846 la materia prima utilizzata per la produzione della carta erano gli stracci. In quell’anno il tedesco Friedrich Gottlob Keller inventò un procedimento per produrre una pasta a base di legno.
Con l’utilizzo del legno la produzione della carta migliorò tantissimo in fatto di qualità e quantità, permettendo così un significativo ribasso dei costi.
L’utilizzo del legno ha creato però un serio problema per l’eccessivo disboscamento e questo ha imposto l’urgenza di trovare una fonte alternativa, come per esempio il riciclo della carta da macero.

Conclusione

La carta ha sicuramente contribuito allo sviluppo delle culture, delle società e del progresso. E rimane un prodotto tutt’oggi molto importante e molto usato, nonostante la crescente digitalizzazione.

 

Fonti:

Mariuccia Teroni, Manuale di grafica e stampa, Apogeo, 2009.

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